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Sostegno alla biodiversità

La biodiversità nei nostri giardini e balconi

 

  1. Cos’è la biodiversità?

Il termine biodiversità deriva dall’unione del termine greco ‘bios’, che significa vita, e di ‘diversitas’ parola latina che significa differenza o diversità. Pertanto, la biodiversità indica la ricchezza biologica e varietà degli organismi viventi sulla terra, includendo le numerose specie di piante, di animali, di funghi e di microorganismi.

 

  1. Perché è importante la biodiversità?

La biodiversità è una caratteristica fondamentale per un ecosistema in quanto ne rafforza la produttività e la resilienza; di conseguenza, la sua perdita ne aumenta la vulnerabilità a stress e disastri naturali e ne riduce la stabilità – questo perché ciascuna specie, piccola o grande che sia, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive, e ne contribuisce al mantenimento degli equilibri.

 

La protezione della biodiversità è quindi di fondamentale importanza per l’essere umano: ecosistemi resilienti ci permettono di usufruire dei cosiddetti servizi ecosistemici, benefici come il supporto alla vita tramite i cicli dei nutrienti, l'approvvigionamento di cibo, acqua e materiali, la regolazione del clima e delle maree, e la depurazione delle acque. Dal punto di vista alimentare, la protezione della biodiversità è ancora più imperativa: secondo il WWF, il 35% della produzione globale di cibo dipende dagli impollinatori (api, vespe, farfalle, mosche, uccelli…), quindi una diminuzione della biodiversità e la perdita degli impollinatori, impedirebbe la coltivazione di oltre un terzo degli alimenti.

 

  1. Perché la biodiversità è sotto pressione negli ultimi anni?

Nel corso degli anni, l’essere umano ha notevolmente modificato l’ambiente in cui vive, per via di esigenze ed abitudini sociali, come il consumo energetico, la mobilità e l’espansione degli insediamenti. Ad oggi, le principali cause della perdita di biodiversità nel mondo sono l’inquinamento ambientale, la deforestazione, la diffusione di specie invasive, la cementificazione, l’uso intensivo del territorio ed il cambiamento climatico.

 

In Svizzera, secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), un terzo delle specie e metà degli ambienti naturali sono a rischio, soprattutto a causa della perdita e dell’uso intensivo dei suoli, della frammentazione del paesaggio per via della costruzione di infrastrutture ed insediamenti, e dell’utilizzo ed accumulo di azoto e di prodotti fitosanitari. Tutte queste cause hanno portato ad una notevole diminuzione della qualità e delle superfici degli spazi vitali di molte specie animali, vegetali e micologiche.

 

  1. Cosa possiamo fare per incrementare e salvaguardare la biodiversità?

Per contrastare la perdita di biodiversità, la Svizzera ha sviluppato diverse strategie come la Strategia Biodiversità Svizzera, la Strategia Sviluppo sostenibile, e la Concezione “Paesaggio svizzero”. Queste mirano a conservare e promuovere la biodiversità, definendo zone protette, creando infrastrutture ecologiche, o promuovendo l’utilizzo sostenibile della biodiversità. Purtroppo però, questi sforzi non sono sufficienti. Infatti, ad oggi, la Svizzera non ha raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati (dotarsi di strumenti legali non è sufficiente).

 

Un cambiamento che parte dal basso può però fare la differenza. Un recente studio condotto dal Politecnico di Zurigo dimostra che piccoli spazi verdi, come le linee del tram, le aiuole attorno agli alberi o un angolo di prato con piante selvatiche e vasi di fiori, forniscono un habitat per numerose specie, e che 4m2 ogni 50 metri siano sufficienti per mitigare la perdita di biodiversità.

 

Ogni cittadino può contribuire con delle piccole soluzioni nel proprio giardino:

 

  • Scegliere per un prato fiorito invece che un tappeto verde, seminando una miscela di fiori selvatici indigeni;
  • Seminare dei fiori selvatici indigeni in un vaso da mettere in balcone;
  • Ridurre in generale la frequenza del taglio durante l’anno e soprattutto durante i mesi di aprile e maggio, finché i fiori non sono sfioriti, oppure lasciare delle zone non tagliate (anche se piccole possono fare la differenza!);
  • Scegliere piante autoctone preferite da api selvatiche, farfalle e altri insetti. In generale preferire la messa a dimora di arbusti e alberi indigeni, così come di piante da frutta di antiche varietà locali;
  • Per le aiuole: preferire fiori selvatici perenni invece di quelli annuali;
  • Installare degli “hotel per api”: piccole strutture che forniscono un habitat per le api selvatiche e cassette nido per gli uccelli;
  • Creare dei mucchi di rami e sassi per la piccola fauna;
  • Ridurre l’illuminazione notturna del giardino;
  • Preferire e valorizzare i muri a secco;
  • Promuovere tetti e pareti con vegetazione;
  • Rinunciare a prodotti fitosanitari di sintesi (pesticidi).

 

Per l’acquisto di specie e varietà indigene, consigliamo di rivolgersi al Vivaio cantonale di Lattecaldo per arbusti, alberi e piante da frutta, e all’associazione Fiori selvatici per i fiori.


Conserva e proteggi anche tu la biodiversità!

 

 

Biodiversità natura e paesaggio - Sito Canton Ticino

21 Aprile 2023
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